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LA NOSTRA STORIA:
LE NOSTRE BATTAGLIE, LE NOSTRE VITTORIE

UniSì – Uniti a Sinistra nasce in Statale il primo giorno della primavera del 2012 e dopo solamente due mesi arriva seconda alla sua prima partecipazione alle elezioni studentesche.

Il 17 dicembre 2013, grazie alla nostra proposta negli organi viene istituita la figura dello studente part-time, per agevolare il percorso universitario di studentesse e studenti lavoratrici e lavoratori.

Nel 2015, con il rischio del taglio del numero minimo di appelli, grazie alla campagna “Non un appello in meno” e al lavoro delle e dei rappresentanti viene bloccata la revisione peggiorativa del regolamento didattico. Una campagna che sfocerà poi qualche anno dopo all’abolizione definitiva del cosiddetto “salto d’appello”.

Nello stesso anno, grazie alla nostra insistenza, le biblioteche di UniMi aprono anche la sera. E tutt’ora rilanciamo per avere un’apertura H24 dei luoghi di studio in ateneo.

Nel 2016, UniSì in Consiglio di Amministrazione opera la prima importante riforma delle tasse a beneficio di studentesse e studenti.
Viene ridotta la prima rata ed istituito il bonus di 500€ per chi ottiene il 90% dei crediti. Poi, negli anni successivi, viene ottenuto l’innalzamento della no tax area a 20.000 e poi a 22.000 euro, tra i primi in Italia;

viene ridotta la tassazione per chi ha ISEE minore di 75.000 euro e per tutte le studentesse e gli studenti di medicina.
Proprio nel 2016 UniSì – Uniti a Sinistra è la prima lista della Statale alle elezioni delle e dei rappresentanti delle studentesse e degli studenti.

Nel frattempo la nostra Università affronta un cambio di scenario epocale, che prevede il trasferimento nella zona di Rho Fiera, orfana di Expo 2015. Fin da subito siamo molto scettici di uno spostamento complessivo dell’Università in una zona scollegata dal centro, senza aule studio, senza servizi e senza garanzie di diritto allo studio. Per questo motivo presentiamo al TAR un ricorso contro l’Università.
Dopo questa importante azione legale la governance ci ascolta sempre maggiormente e riusciamo a ottenere molte garanzie impensabili nel progetto iniziale, scongiuriamo il trasferimento dei dipartimenti di matematica e informatica e apportiamo migliorie a un progetto che continua, in ogni caso, a non convincerci.

Nella primavera del 2017 lanciamo la campagna “Vogliamo un botto di appelli” per chiedere che il numero minimo di appelli non venga diminuito, bensì aumentato.

Il 19 ottobre 2018 continuano i grandi eventi targati UniSì: un’interminabile fila di studentesse e studenti che parte dall’Aula Magna e finisce in Via Festa del Perdono attende di assistere alla proiezione del Film denuncia “Sulla Mia Pelle” che racconta la vergognosa uccisione di Stefano Cucchi. Un grande onore aver ospitato la sorella Ilaria e l’Avv. Fabio Anselmo.

Il successo proseguirà all’inizio del 2020, quando ci ritroveremo a riempire l’Aula Magna grazie a una lectio strepitosa del prof. Alessandro Barbero.

Nel 2019, con la campagna “Non fartela scappare”, grazie al sostegno di migliaia di studentesse e studenti abbiamo denunciato e risolto parzialmente la situazione disastrosa dei bagni dell’Università. Intanto, vengono installate, grazie al nostro lavoro negli Organi, le prime casette dell’acqua nelle varie sedi dell’Ateneo e vengono notevolmente aumentati i posti nelle residenze universitarie.

Nel maggio dello stesso anno UniSì Università a Sinistra per la prima volta
elegge un proprio rappresentante nel Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.

Quando poi, nel 2020, arriva il Covid, il nostro lavoro, anche se confinati lontani dalle aule universitarie, continua a pieno ritmo. Siamo tra i pochi a rimanere attivi nell’emergenza a chiedere garanzie e tutele per tutta la comunità accademica colpita dal virus nel primo periodo, a vigilare sul corretto funzionamento di lezioni e esami online e a fare in modo che nessuno venga lasciato indietro, in un momento difficilissimo per la socialità nella comunità studentesca. Al termine dell’emergenza ci siamo poi battuti per una didattica digitale integrata permanente, in modo da non perdere il patrimonio acquisito durante la pandemia tra lezioni in streaming, registrazioni e materiali didattici online.

Negli anni UniSì si è battuta molteplici volte per i diritti di studentesse e studenti e ottiene la carriera alias per tutta la comunità studentesca e accademica.

Il 9 dicembre 2020, poi, con un percorso durato 1 anno e 9 mesi, la Statale è la prima università italiana in cui vengono installati, grazie alla nostra proposta ed al lavoro fatto in CDA i distributori di assorbenti. E saremo tra i primi, poi, nell’aprile 2023 saremo tra i primi a ottenere che siano gratuiti in tutto l’ateneo.

Nel gennaio 2024 viene resa effettiva la mozione di UniSì per abolire l’obbligo di frequenza e consentire le lezioni online per studentesse e studenti neogenitori, anche adottivi o affidatari, senza distinzione. Il progetto, portato avanti dalla nostra lista, prevede inoltre la stipula di convenzioni con asili nido e la possibilità di prevedere spazi per l’allattamento dentro l’università.

Nel maggio 2024 si svolgono le elezioni studentesche e UniSì ritorna a eleggere un Consigliere d’Amministrazione e due Senatrici Accademiche presentandosi nella lista Sinistra Unita, in coalizione con UDU Statale, superando il 30% dei consensi sull’Ateneo e riconfermandosi la prima lista di rappresentanza di Sinistra dell’Università.